Drammaturgia e Regia
Attori
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Luigi Grey Benassai
Scenografia
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Clet Abraham
Concept visivo e costumi
Da un'idea di Giulia Cavallini e Luigi Benassai.
Un uomo chiuso in una cella, limitato in un spazio angusto e tetro prende coscienza della sua condizione di isolamento e cerca risposte a quello che è accaduto.
Un solo attore in scena, con pochi oggetti: una branda, un vaso da notte, una tazza di latta.
Il tempo in cella è troppo lento e denso, la solitudine troppo forte per essere sopportabile: troverà se stesso nel luogo più assurdo, dentro una costrizione disumana.
Non succede proprio così che ognuno di noi si costruisce una gabbia intorno soffocando i propri sogni e desideri?
L'uomo è dotato di capacità immaginative sconfinate, la follia a volte aiuta la sopravvivenza, ne smorza la drammaticità e con l'ironia crea un alchemico miscuglio di felicità.